D2.1.4.4-Risultati dei biomarkers presso la ...

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La laguna di Venezia è un ambiente costiero vulnerabile ed eterogeneo soggetto a diverse pressioni da parte di molti fattori di stress che possono influenzare la biologia delle specie che abitano questo complesso habitat. Per le sue caratteristiche ambientali, la laguna di Venezia si presta bene ad essere un’area ottimale per l’allevamento di bivalvi commestibili, come vongole filippine (Ruditapes philippinarum) e cozze (Mytilus galloprovincialis), il cui benessere può essere influenzato dalla presenza di condizioni ambientali stressogene. Le attività di venericoltura e mitilicoltura sono minacciate negli ultimi anni dai cambiamenti climatici, e in particolare dalle ondate di calore e fenomeni di ipossia che colpiscono in modo rilevante l’ambiente lagunare. Tra i potenziali disturbi antropogenici, l’attivazione del sistema MoSE, progettato per proteggere la città di Venezia e la sua laguna dalle alte maree, richiede un accurato piano di monitoraggio in grado di indagare i possibili effetti per l’ecosistema lagunare di Venezia e i siti di allevamento dei bivalvi. In questo rapporto riassumiamo per la prima volta i risultati ottenuti dalla valutazione dei potenziali effetti del sistema MoSE su vongole filippine e cozze allevate nel bacino sud della laguna di Venezia. Dopo la semina annuale effettuata nel mese di maggio, gli animali sono stati campionati stagionalmente lungo il corso di un anno. Il monitoraggio è stato eseguito per due volte lungo due anni solari, prima e dopo l’inaugurazione delle barriere del sistema MoSE nel dicembre 2020. In dettaglio, negli animali sono stati analizzati biomarcatori immunologici nell’emolinfa, mentre biomarcatori di difesa antiossidante, detossificazione, danno da stress ossidativo e neurotossicità sono stati analizzati nelle branchie e nella ghiandola digestiva. Sia per le vongole che per le cozze, i risultati ottenuti hanno evidenziato poche differenze tra i siti di allevamento nei vari biomarcatori analizzati, senza tendenze specifiche, nella maggior parte dei casi. Questo suggerisce un’elevata somiglianza dei parametri ambientali, di livelli di contaminazione e di patogeni tra i siti all’interno del bacino lagunare meridionale, anche tra quelli più vicini e più lontani allo sbocco al mare. I biomarcatori analizzati nelle branchie e nella ghiandola digestiva hanno evidenziato una diversa modulazione delle difese dell’organismo tra i due tessuti al fine di proteggerli da eventuali danni. Sono state rilevate differenze tra i tempi di campionamento e, in modo ancora più marcato, tra i due anni. Infatti, le differenze nei risultati tra i tempi e i siti di campionamento sono più marcate nel primo anno rispetto al secondo. Anche se questo non può essere correlato al solo MoSE, in quanto la laguna di Venezia è un ambiente molto complesso, i nostri risultati suggeriscono che le condizioni ambientali fossero più omogenee tra i siti e tempi nel secondo anno.

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